mercoledì 7 dicembre 2016

Una Settimana con Zafòn | Il Prigioniero del Cielo















Titolo: Il Prigioniero del Cielo
Autore: C. R. Zafòn
Pagine: 349
Prezzo: 14,00€
Casa Editrice: Mondadori

Trama:
Nel dicembre del 1957 un lungo inverno di cenere e ombra avvolge Barcellona e i suoi vicoli oscuri. La città sta ancora cercando di uscire dalla miseria del dopoguerra, e solo per i bambini, e per coloro che hanno imparato a dimenticare, il Natale conserva intatta la sua atmosfera magica, carica di speranza. Daniel Sempere - il memorabile protagonista di "L'ombra del vento" è ormai un uomo sposato e dirige la libreria di famiglia assieme al padre e al fedele Fermín con cui ha stretto una solida amicizia. Una mattina, entra in libreria uno sconosciuto, un uomo torvo, zoppo e privo di una mano, che compra un'edizione di pregio di "Il conte di Montecristo" pagandola il triplo del suo valore, ma restituendola immediatamente a Daniel perché la consegni, con una dedica inquietante, a Fermín. Si aprono così le porte del passato e antichi fantasmi tornano a sconvolgere il presente attraverso i ricordi di Fermín. Per conoscere una dolorosa verità che finora gli è stata tenuta nascosta, Daniel deve addentrarsi in un'epoca maledetta, nelle viscere delle prigioni del Montjuic, e scoprire quale patto subdolo legava David Martín - il narratore di "Il gioco dell'angelo" - al suo carceriere, Mauricio Valls, un uomo infido che incarna il peggio del regime franchista...

L'ultima volta che ho scritto una recensione del Prigioniero del Cielo non si sapeva ancora nulla della pubblicazione del quarto libro, cioè Il labirinto degli spiriti. Ma adesso siamo qui a festeggiare proprio questo e non potrei esserne più felice. 

Il Prigioniero del Cielo ci ha riportati a Barcellona, in una storia che si intreccia tra il presente e il passato di uno dei personaggi più amati di questa tetralogia: Fermìn Romero de Torres. Ci ha fatti morire dalle risate, ci ha guidati mentre guidava Daniel e ogni tanto ha anche sganciato qualche perla di saggezza, quindi ritrovarlo e scoprire qualcosa in più su di lui è stato un piacere per me.
In più scopriremo qualcosa di più anche sul Gioco dell'Angelo e del suo protagonista, David, attraverso gli occhi di Daniel.

In questa vita si perdona tutto, tranne dire la verità.


Ad una prima lettura ricordo di non essere rimasta soddisfatta, per il semplice fatto che niente sarà mai L'Ombra del Vento, uno dei miei libri preferiti in assoluto, uno di quelli a cui penserei seriamente alla domanda "Ma se dovessi portare solo un libro su un'isola deserta...", e di conseguenza è anche molto difficile batterlo. Mi capite?

In un certo senso mi sono anche chiesta perché, perché, perché mai Zafòn avesse deciso di continuare a raccontare la loro storia. Perché andare avanti quando evidentemente non era il caso, perché la stessa magia del primo volume non si poteva ricreare. Ma ora mi riscopro a voler dare una nuova possibilità a tutto, in particolare al Labirinto degli Spiriti, che leggerò a breve per la prima volta, perché sentire l'autore parlare è stato davvero illuminante e sono contenta di aver avuto questa opportunità domenica 4. Chi mi segue su facebook probabilmente ha visto qualche foto.

Il destino non fa visite a domicilio, bisogna andarlo a cercare.


Quindi andiamo, Zafòn non si può abbandonare così. Tutti in libreria a prendere il nuovo libro. Spero di potervene parlare al più presto!

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