sabato 2 aprile 2011

You don't know Jack - Il dottor morte

Il titolo significa "Tu non conosci Jack", e per me è la cosa migliore che potevano scrivere.
Un paio di settimane fa, su Sky cinema hanno mandato in onda appunto questo film, ed è ufficialmente il mio film preferito del 2011. (Era una prima Tv, non lo hanno dato al cinema.)
-Basato sulla vita del "dottor morte" Jack Kevorkian il medico che ha praticato l’eutanasia su oltre 130 pazienti affetti da patologie giunte allo stadio terminale. Incentrato sul come Kevorkian costruì la "Mercy Machine" ("Macchina della Pietà"), e sul primo intervento di eutanasia avvenuto negli anni novanta. (Wikipedia)-


Jack Kevorkian:
-Di ascendenza armena, Kevorkian è noto per aver praticato l'eutanasia su oltre 130 malati terminali. Come lui stesso ha frequentemente affermato, non è un sostenitore del suicidio assistito, ma un sostenitore di chi, nel pieno delle sue facoltà mentali, ha diritto di scegliere, in condizioni di patologia grave e incurabile, di continuare a vivere oppure no. Questa sua teoria, che gli valse il nome di Dottor Morte, lo ha portato ad una condanna a 25 anni di reclusione per omicidio di secondo grado. Kevorkian ha scontato parte della condanna - a partire dal 1999 - nel carcere di Lakeland, nel Michigan. Rilasciato nel 2007, si è candidato come indipendente alla Camera, sebbene la condanna gli precluda la partecipazione alle Commissioni. (Wikipedia)-


Non dirò "questo film mi è piaciuto, perchè..." come una bimba delle elementari. Farò solo la prima superiore ma mi pongo molti più quesiti della metà dei miei compagni, ed uno è proprio questo: Ho il diritto, se sto male fisicamente e non ho possibilità di guarire, di scegliere la morte?
Io credo di sì, e non sono una pazza suicida, state tranquilli. (Ora che ci penso il tema del blog poco si accosta al tema del post :)). Quello che intendo chiedervi è: Se sapete di star per morire, preferireste rimanere lì fino all'ultimo ad agonizzare oppure andarvene con dignità? (Sappiate che non lo auguro a nessuno.) 
E fondamentalmente è quello che pensa questo Kevorkian, di cui prima della magnifica interpretazione di Al Pacino non avevo mai sentito parlare. (E io non avevo mai visto per intero un film con lui, e non ero una sua fan. Ma davvero è bravissimo, a metà film già mi ero affezionata al Dottor Morte.)
Se qualcuno che mi legge ha qualcosa da dire in contrario si faccia avanti, non ho problemi a rispondere, anche se voi foste dall'altra parte della discussione rispetto alla mia. Sono convinta che i pensieri altrui vadano rispettati.
Credo valga la pena di vedere questo film, perchè spiega un piccolo pezzo di storia che dopo pochi anni è stato accantonato banalmente come si fa con le cose indesiderate. In più Kevorkian è ancora vivo, non ho idea delle sue condizione di salute ma di sicuro è ancora pienamente convinto delle sue idee e penso che qualcuno che lo sostiene in giro ci sia ancora.
Ho delle idee particolari per una quasi 15enne italiana, a proposito della pena di morte e dell'aborto e tra queste rientra anche l'eutanasia: se capitasse a me vorrei davvero poter decidere se morire o rimanere lì, quasi come un vegetale. E sinceramente ora dico così... ma per esserne davvero convinta mi ci dovrei trovare in questa situazione, il che spero proprio non accadrà. Quindi il mio parere è un 60% contro 40% diciamolo così. 
Ripeto ancora che non voglio "sfidare" nessuno con le mie affermazioni, quindi non prendetela troppo sul personale, e se qualcuno si sente ferito in qualche modo da me, chiedo scusa: giuro che non era mia intenzione.
Ma di qualsiasi fazione voi siate, provate a guardare questo film e se non siete d'accordo con il Dottor Morte potete sempre mettervi a sbraitare contro lo schermo.
Angelica.

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